Rating di ADIfinance
Da oltre vent’anni ci occupiamo, in modo professionale e scientifico, di valutazione del merito creditizio e quindi del rischio di impresa. Forti di una grande esperienza maturata a stretto contatto con i più importanti Istituti di Credito italiani, Confidi, Imprese e Professionisti (attraverso attività di formazione, consulenza e service), abbiamo implementato un software capace di cogliere le criticità della singola impresa oggetto di valutazione. Il software, denominato “ADIfinance” (Analisi della Dinamica economica e finanziaria di Impresa) è stato sviluppato e aggiornato sfruttando le logiche e gli algoritmi più evoluti di analisi economica e finanziaria, con l’obiettivo di far coesistere, nello stesso prodotto, l’approccio accademico e la prassi operativa. A tal proposito, particolare attenzione è stata rivolta al segmento delle piccole e medie imprese italiane (PMI), le cui peculiari caratteristiche richiedono criteri di valutazione che non possono seguire le più tradizionali metodologie di analisi finanziaria.
Grazie ad un costante lavoro di studio e di ricerca – in collaborazione con l’Università di Udine e con Professionisti esperti della materia – il nostro Comitato Scientifico definisce le linee guida per ogni sviluppo e aggiornamento del software ed è responsabile della validazione del modello, nel rispetto delle teoria scientifiche della Finanza Aziendale.
Il modello di analisi attribuisce uno score tecnico alle imprese, analizzando opportunamente i dati di bilancio, storici e prospettici – integrati con altre informazioni numeriche (quail ad esempio quelle reperibili dalla Centrale dei Rischi di Banca d’Italia, operazioni di leasing, ecc.) – e i flussi finanziari (Rendiconto Finanziario).
L’analisi evidenzia i valori assunti dai tre equilibri aziendali: patrimoniale, finanziario ed economico e dal trend di sviluppo.
L’applicativo consente, inoltre, di elaborare “simulazioni prospettiche”, anche per più esercizi, fornendo un report sui tre equilibri e sul trend di sviluppo, ottenuti come conseguenza delle assumptions e degli input forniti dall’analista.
Gli “score”
Gli indicatori associati ai tre equilibri (patrimoniale, economico, finanziario) e al trend di sviluppo, vengono classificati utilizzando una scala a cinque classi, secondo la tabella che segue:
Score | Giudizio |
---|---|
5 | Ottimo |
4 | Buono |
3 | Normale |
2 | Anomalo |
1 | Pericoloso |
Lo score finale attribuito all’impresa si ottiene attraverso l’applicazione di metodi numerici complessi che prendono in considerazione ciascun aspetto gestionale e ne sintetizzano i significati in una delle seguenti classi di scoring:
Score | Giudizio | |
---|---|---|
15 | AAA | Ottimo |
14 | AA | |
13 | A+ | |
12 | A- | Buono |
11 | BBB+ | |
10 | BBB- | |
9 | BB+ | Normale |
8 | BB- | |
7 | B+ | |
6 | B- | Anomalo |
5 | CCC+ | |
4 | CCC- | |
3 | CC | Pericoloso |
2 | C | |
1 | D |
In particolare, lo score tecnico è la sintesi dei tre equilibri e del trend di sviluppo, ponderati in funzione del peso assunto da ciascun aspetto gestionale.
Gli equilibri e il trend di sviluppo dell’impresa
L’equilibrio patrimoniale è soddisfatto quando l’impresa finanza correttamente i suoi fabbisogni. In particolare, ciò avviene quando le fonti a lenta rotazione (Capitale Proprio e Capitale di Terzi a medio e lungo termine) coprono interamente il Capitale Fisso (fabbisogno finanziario generato dalla gestione degli investimenti fissi) e le fonti di finanziamento a veloce rotazione (Capitale di Terzi a breve) coprono interamente il Capitale di Giro (fabbisogno finanziario generato dalla gestione corrente).
L’equilibrio finanziario è soddisfatto quando il rapporto tra mezzi di terzi e mezzi propri (leva finanziaria) è contenuto entro certi limiti. Viene misurato attraverso l’analisi dal Coefficiente di Indebitamento congiuntamente al Turnover. Il Coefficiente di Indebitamento esprime la rischiosità finanziaria dell’impresa. Il Turnover è il rapporto tra Fatturato e Capitale Investito ed esprime la velocità di recupero degli investimenti complessivi tramite i ricavi della gestione caratteristica: bassi turnover sono tipici di imprese ad elevata intensità di capitale investiti, mentre elevati turnover si riscontrano in imprese con pochi capitali investiti rispetto al fatturato. A parità di coefficiente di indebitamento, il rischio finanziario è tanto maggiore quanto più basso è il valore assunto dal Turnover.
L’equilibrio economico è soddisfatto quando l’impresa evidenzia una redditività in grado di soddisfare le aspettative di remunerazione (funzione del rischio) dei soggetti finanziatori (terzi in primis). Tecnicamente esso è determinato dal confronto tra il Return On Investments (ROI) rettificato (per tener conto di eventuali manovre di bilancio) e il costo del debito finanziario (i%). Il ROI% esprime la remunerazione complessiva che l’attività caratteristica genera per le Fonti di Capitale. L’i% , invece, indica il costo medio dei debiti finanziari. In condizioni di equilibrio economico la redditività dell’impresa deve superare il costo del capitale.
Il trend di sviluppo esprime la capacità dell’impresa di crescere equilibrata sotto il profilo patrimoniale, finanziario ed economico. Si ricava valutando le variazioni subite da alcuni valori e indici di bilancio (quali ad es. Fatturato, Capitale Fisso, Capitale di Giro lordo, Capitale Proprio, Capitale di Terzi, R.O.I., i%, ecc.) rispetto all’esercizio precedente.
Per la determinazione dello score tecnico e per la lettura dettagliata dei relativi indicatori, sono stati predisposti i seguenti prospetti:
- il Quadro di Sintesi,
- il Rendiconto Finanziario,
- la Sintesi dell’Analisi Economico-Finanziaria.
La lettura delle informazioni contenute nei 3 schemi sopra indicati consente di comprendere rapidamente, in modo approfondito e completo, la dinamica economico-finanziaria di ogni impresa.
Il Quadro di Sintesi
Rappresenta il compendio delle informazioni necessarie per un’immediata comprensione dello stato di equilibrio di un’impresa e del suo andamento dinamico nel tempo. La sequenza logica con cui sono esposte le grandezze, consente di individuare e di analizzare:
- il Fatturato,
- il Capitale Investito (fabbisogno finanziario),
- le Fonti di Finanziamento,
- i Margini Economici,
- e quindi gli equilibri patrimoniale finanziario ed economico e il trend di sviluppo.
Il Quadro di Sintesi può essere utilizzato per una lettura sia statica che dinamica dell’impresa; storica ed anche prospettica. È importante innanzitutto capire se il Fatturato è aumentato, diminuito o se è rimasto stabile e necessariamente valutare congiuntamente la dinamica del Capitale Investito in rapporto al Fatturato. Vanno sempre individuate le cause che hanno determinato una variazione nel Capitale Investito, in modo più/meno che proporzionale al Fatturato, attraverso l’analisi del Capitale Fisso (esempio: politica di investimento o ammortamento) e del Capitale di Giro (esempio: variazioni del fatturato o del ciclo monetario). Il ciclo monetario esprime lo sfasamento medio tra pagamenti ed incassi. Successivamente si passa all’analisi delle fonti.
Nello specifico è importante, innanzitutto, comprendere se l’utilizzo del Capitale Proprio e delle altre fonti di finanziamento è adeguato rispetto alle diverse tipologie di fabbisogno finanziario dell’impresa e se il livello di indebitamento finanziario è e si mantiene entro certi limiti. Infine si passa alla valutazione dei margini prodotti dall’impresa, ovvero se la redditività del Capitale Investito soddisfa il costo del capitale di terzi e garantisce una “congrua” remunerazione per i soci.
Quadro di sintesi
ANALISI DEI FABBISOGNI FINANZIARI
Fatturato
Capitale Investito
Turnover
Capitale Fisso
Capitale di giro
Ciclo Monetario (gg)
Scorta media magazzino (gg)
Durata crediti di gest. (gg)
Durata debiti di gest. (gg)
ANALISI DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO
Capitale Proprio
Capitale Terzi M/L
Coeff. Copertura Imm.
Capitale Terzi a Breve
Capitale Terzi Totale
Coeff. Indebitamento
ANALISI DEI MARGINI ECONOMICI
R.O.I.
i% (tasso int. medio)
Risultato di BILANCIO
Il Rendiconto Finanziario
È lo strumento utilizzato per la quantificazione e l’analisi dei flussi finanziari prodotti dall’impresa. Esso mostra se l’impresa ha complessivamente la capacità di creare flussi di cassa positivi (cash flow) adeguati, e da quali aree gestionali questi sono stati generati.
La struttura a scalare del rendiconto finanziario consente di individuare infatti l’apporto offerto dalle diverse aree della gestione aziendale in termini di creazione – assorbimento di risorse finanziarie, nonché le conseguenti scelte operate dall’impresa in termini di investimento – copertura.
Rendiconto finanziario
+ Ricavi di gestione
– Costi di gestione
– Oneri Tributari
M.O.L. al netto imposte
– Aumento Capitale di Giro
+ Diminuzione Capitale di Giro
CASH-FLOW Gestione Corrente
– Nuovi investimenti fissi
+ Disinvestimenti fissi
CASH-FLOW Gestione Investimenti
+ Incremento Capitale Proprio
– Decremento Capitale Proprio
+ Incrementi Capitale di Terzi a M/L Termine
– Decrementi Captiale di Terzi a M/L Termine
– Oneri Finanziari
CASH-FLOW Gestione dei Finanziamenti Durevoli
+ Nuovi Investimenti Extra
– Disinvestimenti Investimenti Extra
– Saldo Proventi/Oneri Extragestione
CASH FLOW Gestione Straordinaria
CASH FLOW Complessivo
Saldo Progressivo Capitale di Terzi a Breve
La Sintesi dell’Analisi Economico – Finanziaria
Fornisce ulteriori indicatori dell’andamento aziendale per poter approfondire e dettagliare ulteriormente l’esame dell’impresa.
Sintesi ananlisi economico-finanziaria
R.O.E. (Redditiv. Cap. Proprio) (%)
R.O.I. (Redditiv. Cap. Invest.) (%)
Leverage
Utile Gest. Caratter. / M.O.N.
R.O.S. (Redditività vendite) (%)
TURNOVER (Rotazione Cap. Invest.)
Variazione Fatturato (%)
Variazione Cap. Investito (%)
Coeff. Copertura Immobilizzazioni Totale (%)
Tasso ammortamento Immobilizzazioni (%)
Oneri Finanziari Netti / M.O.L. (%)
Incidenza Oneri Fin.Ri Su Fatt. (%)
ONEROSITÀ MEDIA INDEBITAMENTO (I%)
Incidenza Indebitamento Su Fatt. (%)
Copertura Finanziaria Cap. Giro (%)
Periodo Credito ai Clienti (gg)
Periodo Credito dai Fornitori (gg)
Periodo Scorta Media Magazzino (gg)
Durata Crediti di Gestione (gg)
Durata Debiti di Gestione (gg)
Durata Ciclo Monetario (gg)
Indice di auto-sostenibilità di periodo
Indice di sostenibilità di periodo
Grado di autofinanziamento cumulato
Grado di autofinanziamento cumulato complessivo
Gli schemi sopra riportati sono il risultato della riclassificazione dello Stato Patrimoniale Attivo e Passivo e del Conto Economico.
Stato patrimoniale
ATTIVO
immobili civili e altri netti
crediti e finanziam. a lt netti
crediti finanziari a bt netti
titoli e attività fin. a b.t.
attività diverse
—
PASSIVO
capitale sociale
vers.to azionisti conto capitale
azionisti conto sottoscrizione
CAPITALE VERSATO
riserva sovrapprezzo azioni
riserve da rivalutazione
Conto economico
ricavi di esercizio
sconti, abbuoni, resi e rettifiche
RICAVI NETTI DI ESERCIZIO
capitalizz. a immob.ni tecniche
var.semil.,prodotti e commesse
prodotto di esercizio
acquisti netti
variaz.sc.mat.prime,mat.,merci
COSTO DEI MATERIALI
spese per prestazione di servizi
VALORE AGGIUNTO
stip.,salari,oneri,altre sp. pers.
accantonamento fondo indennità
M.O.L. (MARG. OPERATIVO LORDO)
quota ammortamento ordinario
quota ammort.to antic. e accel.
canoni pass. leasing finanz.
M.O.N. (MARG. OPERATIVO NETTO)
oneri finanziari netti
UTILE GESTIONE CARATTERISTICA
saldo proventi ed oneri diversi
proventi finanziari
utile(perdita) partec. e titoli
attività immater. capitalizzate
utile corrente
plus(minus) valenze da realizzo
svalutazioni
saldo partite straordinarie
RISULTATO NETTO ANTE IMPOSTE
imposte nette
RISULTATO DI BILANCIO